A questo punto l'attesa delle valigie che avevamo consegnato a Venezia ... una, quella di Miriam, c'è, ma la mia ... no ! Vari reclami, ecc, ci assicurano che in brevissimo tempo l'avremo, lasciamo il recapito dell'Albergo, ci avviseranno li.
All'aeroporto di Viru Viru ci aspettavano pazientemente: Lino e, grande sorpresa, Giulietta. Tutti e due meritano una storia a parte. Giuli, gentilissima e precisa, ci ha procurato i biglietti per il proseguimento del viaggio fino a Cochabamba. Lino, che vive a S.Cruz da parecchi anni, ci porta fino a casa dove conosciamo la sua "numerosa" famiglia e ci offre la cena, riportandoci all'aeroporto.
Un'oretta di attesa più una di ritardo e finalmente l'ultimo atterraggio della giornata: siamo a Cochabamba. Anche qui una sorpresa, ci attendono due suore Rosarie, Saveria e Bruna, con le quali eravamo solamente in contatto e-mail.
Un'oretta di attesa più una di ritardo e finalmente l'ultimo atterraggio della giornata: siamo a Cochabamba. Anche qui una sorpresa, ci attendono due suore Rosarie, Saveria e Bruna, con le quali eravamo solamente in contatto e-mail.
Ormai siamo allo stremo delle nostre forze quando il taxi ci lascia all'albergo, in Italia sono le 5 del giorno seguente, 41 ore di viaggio !!! Buona notte.
5 luglio 2007
Sveglia, doccia ... però c'è anche il problema di cambiarsi, le camicie di Miriam sono un po'piccoline (tralasciamo altri tipi di biancheria di ricambio...).
La missione del giorno è : recuperare la valigia.
Cerchiamo e troviamo la sede della compagnia aerea, ci assicurano che faranno il possibile.
Poi cerchiamo di essere il più possibile reperibili, con l'equivalente di 5 euro compriamo, senza nessuna formalità, una SIM per il telefono e ci fanno scegliere anche il numero (77248135) ed è compreso anche del traffico ... INCREDIBILE BOLIVIA!
Telefoniamo a S.Cruz per sollecitare la valigia e lasciamo il nuovo recapito telefonico.
Al pomeriggio un pisolino, visto lo stato psico-fisico, è obbligatorio.
Cominciamo a renderci conto che la situazione non è delle più felici, se non recuperiamo quella valigia Michele dovrà comperarsi diverse cose, almeno le più necessarie.
Rifacciamo visita all'agenzia aerea... senza grandi esiti.
Ritorniamo all'Albergo... che poi non è nemmeno un gran albergo... non siamo proprio al massimo della felicità... e poi quel nome "LOS ANGELES" ... ma, ma, ma, non doveve chiamarsi "LAS VEGAS" ??? Recuperiamo velocemente il foglio della prenotazione.. NOOOO, abbiamo sbagliato albergo !!! Mentre Miriam si reca al LAS VEGAS (che si trova dirimpetto) per spiegare cosa è successo, squilla il cellulare: WOW, la valigia è stata ritrovata e domani possiamo andare a ritirarla !!!
Ritorniamo all'Albergo... che poi non è nemmeno un gran albergo... non siamo proprio al massimo della felicità... e poi quel nome "LOS ANGELES" ... ma, ma, ma, non doveve chiamarsi "LAS VEGAS" ??? Recuperiamo velocemente il foglio della prenotazione.. NOOOO, abbiamo sbagliato albergo !!! Mentre Miriam si reca al LAS VEGAS (che si trova dirimpetto) per spiegare cosa è successo, squilla il cellulare: WOW, la valigia è stata ritrovata e domani possiamo andare a ritirarla !!!
Miriam ritorna dicendo che già due ore prima ci avevano cercato (al Las Vegas) per dircelo. Buone notizie...
6 luglio 2007
Ora dobbiamo decidere se rimanere al Los Angeles o spostarsi al Las Vegas, quest'ultimo, visitato da Miriam ieri, non è molto diverso da dove siamo ora.
Guardandoci in giro abbiamo addocchiato un hotel sulla stessa quadra (le città sud americane sono generalmente organizzate con isolati con lato di 100 m) che non sembra male... una veloce visita e ... si cambia hotel!
Rifacciamo la valigia, ci rechiamo all'aeroporto a "riabbracciare" la valigia perduta ed eccoci all'HOTEL CITY.
Il pomeriggio è interamente dedicato alla visita della CANCHA il più grande mercato della Bolivia. E' difficile descriverlo. Su stretti corridoi si affacciano centinaia di "botteghe" (che non sono altro che delle "cabine" due metri per tre) dove sono esposte le merci. Il mercato è diviso in precisi settori: in un "corridoio" la frutta, in un altro le scarpe, altrove le stoffe, ecc.. passando per ogni possibile genere di mercanzia. Non manca la zona degli amuleti e delle "maghe-chiromanti" che predicono il futuro con strani grovigli di tavolette, coriandoli, pietruzze e quant'altro.
Dopo quattro ore non ne possiamo più.
Feti di lama per riti magici.
3 commenti:
Che meraviglia deve essere il mercato di Cochabamba! Quanto vi invidio...buon proseguimento!
Già provate le saltenas???
Riferirò e farò vedere quanto stampato alle rispettive mamme. Che avventure rocambolesche! Baci da Raffy e C..
Che sorpresa il vostro viaggio e questo Blog.
Vi seguo ogni giorno.
Che invidia!
Elio IV3FBS
Posta un commento